Qualcuno ha scritto che il mito è il bisogno di raccontare e spiegare la realtà, indossando maschere senza tempo, capaci di simboleggiare le vicende stesse del nostro vivere.
La Cassandra di questo secondo appuntamento della rassegna Il Giardino dei Gelsi magistralmente interpretata da Rita Atzeri, accompagnata da Antonio Pinna alle percussioni, racconta molto della realtà di oggi.
Nella Casa Saddi, a Pirri, il personaggio mitologico portato in scena da Rita Atzeri è dichiaratamente più prossimo alla Cassandra di Christa Wolf piuttosto che a quello cristallizzato nel mito di Eschilo ed Euripide.
E se Christa Wolf era riuscita a trasporre le mura di Troia, fino a identificarle con il Muro di Berlino, allo spettatore di oggi non è difficile scorgere nelle parole del monologo scritto da Susanna Mannelli, la rete di menzogne entro la quale si sta consumando, alle porte della nostra Europa, una nuova e cruenta guerra, dove la novella Troia deve subire le turpi attenzioni di famelici aggressori che, dietro eterni pretesti di giustizie fasulle, cercano un appagamento alla loro sete di potere.
E chi è la nuova Elena, in questa rete di propaganda e di menzogne, se non la stessa Crimea, rivendicata dal nuovo Creonte di Mosca al suo decadente impero?
E la donna addormentata che si sveglia dentro una gabbia. in uno stato di profonda amnesia, forse simboleggia la nostra civiltà, incapace, anche a distanza di millenni, di liberarsi dei retaggi del potere e della guerra, della sopraffazione e del dominio sugli altri; che poi altro non sono che le nostre stesse paure ancestrali, che ci portano a voler dominare gli altri prima di esserne, a nostra volta, dominati.
La speranza che resta allo spettatore, quando cala il sipario, è l’ostinata e caparbia volontà di vivere di Cassandra, nell’attesa che si compia una sorta di nemesi capace di restituirle quanto le è stato tolto con la violenza. E pur cosciente che, almeno per il momento, non c’è nulla da fare contro un’epoca che ha, ancora una volta, bisogno di eroi.
Lo spettacolo, Cassandra Ventiventi, prodotto da Il Crogiuolo in collaborazione con la compagnia Botti du schoggiu, diretto dalla stessa autrice del testo Susanna Mannelli, viene replicato oggi, sempre alle ore 20,30, a Casa Saddi, in via Enrico Toti n.24. Dopo lo spettacolo su prenotazione degustazione progetto Stazione in Transito a cura di Carovana.
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