Capitolo 7 – VV
1-14
Io, Daniele, ho fatto un sogno:
che il mare
Grande era spazzato dai quattro
venti
E da esso salivan quattro rare
Bestie d’orrido aspetto e
differenti
L’una dall’altra! Simile a un
leone
La prima, aveva due ali potenti
D’aquila. Mentre guardavo al
bestione
Le furon strappate e fu messo in
piedi
E gli fu dato un cuore con
funzione
Di cuore umano! Poi ecco che
vedi
Una seconda bestia, come un
orso,
sollevata da un lato. Non si
tedi
il lettore, se dico avea in
corso
un pasto di tre costole tra i
denti
e le fu detto: “ Su, divora,
morso
dopo morso, molta carne.”
Spaventi
facea la terza, simile a un
leopardo,
la quale avea quattr’ali e
parimenti
quattro teste di potere
gagliardo!
Dopo, mentre stavo guardando
ancora
Le notturne visioni, come un
dardo,
spunta orribile, prima
dell’aurora,
una quarta bestia con grandi
denti
di ferro, coi quali ingoiava e
ognora
stritolava bocconi assai
possenti
e ciò che avanzava lo
calpestava;
da tutte le altre bestie
precedenti
era differente e in testa
portava
dieci corna. Stavo osservando
queste
corna, quando in mezzo a quelle
spuntava
un corno più piccolo che non
meste
parole proferiva ma arroganti,
poiché aveva una bocca
d’immodeste
fattezze e due occhi d’uomo
davanti.
Io continuo a guardare,
quand’ecco
Fu allestita un’assise e un uomo
avanti
Negli anni, senz’alcun
salamelecco,
s’accinse al giudizio. Come la
neve
avea candida la veste e riecco
bianchi i capelli come lana
deve!
Il suo tono era avvolto di
fiamme
Che formavano un fiume che
riceve
Ancora e scorre innanzi! Un bailamme
D’arcangeli L’assistevano a
schiere.
A tutte le bestie, in diverse
gamme,
furono tolti la vita e il potere
dalla corte insediata in base ai
testi
sacri della legge. Fu un bel
vedere
quando vidi tra le nubi celesti
comparire un tale simile a un
figlio
d’uomo; giunse al vecchio, nelle
sue vesti
sfolgoranti, e come chi
consiglio
cerca di apprendere dai più
sapienti,
Gli fu presentato. Senza
cipiglio,
un potere che non ha precedenti
Gli fu dato su tutti i regni
della
Terra, su popoli, nazioni e
genti;
potere che il tempo include e
modella.
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