martedì 24 aprile 2018

Madres de Cerdeña


Las madres de Cerdeña 

Donde te vas lejana
futura progenie 
de Cerdeña? 
Ahì, donde el viento no suena la canción 
el dulce sonido
de tu propia lengua; 
demasiado lejos para amarte maravillosa
sarda descendencia ! 

A Quien cantareis 
la música de tu risa? 
Por Quien bailareis
la danza erótica de l’amor
madres de Cerdeña? 

Que pena 
verte lejana 
sirviendo a  gente forestera
que no te  habla sino por darte sus órdenes! 
Tú, que sentada 
fuiste en nuestro  último tiempo 
sobra el trono de poder 
toma otra vez el cetro del comando,
 hija di  Eleonora, 
y devolvernos la libertad perdida! 
 Sólo deseria poderte oír
cantando a un niño sardo 
una antigua sonsonete.


lunedì 23 aprile 2018

Atti degli Apostoli - 1 e 2



Capitolo 1– VV 1-4

Prologo

Nel primo racconto o Teofilo,
Come sa chi ha letto il libello,
Ho trattato di tutto quello
Che Il Cristo da vero Eliofilo

Insegnò dagli inizi e fino
Al giorno in cui fu assunto in cielo.
Egli si mostrò senza il velo
Della morte un bel mattino.


Capitolo 1 -  VV 5-fine

Quando Gesù risuscitò
Dopo la Morte e la Passione
Ogni Apostolo nominò
D’esser  stato Suo testimone

Dell’universo  e della storia!
Ciò che ci fece intendere
Gesù stesso avanti di ascendere
Alla  Sua Eterna Gloria.

Riscattati per tre volte
I miei biechi tradimenti
Con uguali giuramenti
Le ubbìe furon risolte.

Confermato fu pertanto,
E da Lui rassicurati,
Che noi in Spirito Santo
Saremo stati battezzati.



Quindi il posto del traditore
Come previsto in profezia
Venne assegnato a  Mattia
In nome del Redentore.

Così come predetto dal  Battista
Che Gesù avea battezzato
Dopo averci somministrato
Lo Spirito,  sparì alla  vista.

E guardavamo naso al cielo
Ancora stupiti, quando
Due angeli tra lor parlando,
Avvolti di  bianco velo,


Ci dissero: “ Da lì Gesù
In egual modo e via,
qual giudice e Messia,
un giorno tornerà quaggiù”.

Lasciammo così gli ulivi
Verso la Città Celeste
Svelti di gambe e leste
Con gli animi giulivi.



Capitolo 2

Venne dal cielo un dardo
Nel giorno di Pentecoste
Come di vento gagliardo
Che entra dalle imposte

Erano lingue di fuoco
Che ci cadevano in testa
E si sdoppiava poi lesta
Ciascuna, di lì a poco.

Contemporaneamente
D’ogni, prendemmo a parlare,
Lingua in originale:
D’oriente e d’occidente!

Effetti sorprendenti
Ebbe quel tal trascorso
E feci ai centoventi
Il primo mio discorso:

“ Alle nove del mattino
non si leva il bicchiere
ma, qual predisse Gioele:
‘ Il mio spirito divino

Io, che son il tuo Signore
Effonderò sopra ogni
Uomo e figli suoi. Sogni
Faranno gli anziani.Sole

Vedrai tu oscurarsi
Prima dell’ultimo giorno,
luna di sangue macchiarsi.
E chiunque il Superno

Invocasse, sarà beato!’
Questo predisse Gioele.
Ed ora odi Israele:
Gesù da te inchiodato

Sulla Croce, dalla morte,
ad opera del Signore,
che non aveva cuore
di lasciarlo a quella sorte,

è stato risuscitato!
Dice Davide al riguardo:
Dio non mi hai abbandonato,
mi perdo nel tuo sguardo!’

Ebbene, voi non di meno
Sapete che quella salma
Di Davide, giace calma,
ma il corpo del Nazareno

incorrotto  è invece apparso
a noi! E l’abbiam visto!
Ed a Gesù Redentore,
non di Davide l’intarso

di quel salmo afferisce!
Davide non salì al Cielo,
quindi sappiate che è vero
tuttavia ciò ch’egli dice:

‘Farò dei tuoi nemici
lo sgabello del tuo piede’;
accostatevi alla fede,
se volete esser felici,

ognun nel nome di Gesù
si faccia dunque battezzare,
per la promessa da dare,
e non peccate mai più!




  












domenica 22 aprile 2018

Daniele -7



Capitolo 7 – VV 1-14

Io, Daniele, ho fatto un sogno: che il mare
Grande era spazzato dai quattro venti
E da esso salivan quattro rare

Bestie d’orrido aspetto e differenti
L’una dall’altra! Simile a un leone
La prima, aveva due ali potenti

D’aquila. Mentre guardavo al bestione
Le furon strappate e fu messo in piedi
E gli fu dato un cuore con funzione

Di cuore umano! Poi ecco che vedi
Una seconda bestia, come un orso,
sollevata da un lato. Non si tedi

il lettore, se dico avea in corso
un pasto di tre costole tra i denti
e le fu detto: “ Su, divora, morso

dopo morso, molta carne.” Spaventi
facea la terza, simile a un leopardo,
la quale avea quattr’ali e parimenti

quattro teste di potere gagliardo!
Dopo, mentre stavo guardando ancora
Le notturne visioni, come un dardo,

spunta orribile, prima dell’aurora,
una quarta bestia con grandi denti
di ferro, coi quali ingoiava e ognora

stritolava bocconi assai possenti
e ciò che avanzava lo calpestava;
da tutte le altre bestie precedenti

era differente e in testa portava
dieci corna. Stavo osservando queste
corna, quando in mezzo a quelle spuntava



un corno più piccolo che non meste
parole proferiva ma arroganti,
poiché aveva una bocca d’immodeste

fattezze e due occhi d’uomo davanti.
Io continuo a guardare, quand’ecco
Fu allestita un’assise e un uomo avanti

Negli anni, senz’alcun salamelecco,
s’accinse al giudizio. Come la neve
avea candida la veste e riecco

bianchi i capelli come lana deve!
Il suo tono era avvolto di fiamme
Che formavano un fiume che riceve

Ancora e scorre innanzi!  Un bailamme
D’arcangeli L’assistevano a schiere.
A tutte le bestie, in diverse gamme,

furono tolti la vita e il potere
dalla corte insediata in base ai testi
sacri della legge. Fu un bel vedere

quando vidi tra le nubi celesti
comparire un tale simile a un figlio
d’uomo; giunse al vecchio, nelle sue vesti

sfolgoranti, e come chi consiglio
cerca di apprendere dai più sapienti,
Gli fu presentato. Senza cipiglio,

un potere che non ha precedenti
Gli fu dato su tutti i regni della
Terra, su popoli, nazioni e genti;

potere che il tempo include e modella.




sabato 21 aprile 2018

Londres para siempre - 1



Londres para siempre
Prólogo
La primera vez que fui a Londres fue en 1977. Hace mucho tiempo atràs. Aún recuerdo el día en que aterricé en el aeropuerto de Heathrow. 
Fue el día en que murió Elvis Presley. Recuerdo desde mi autobús, en el interminable camino de una sola dirección que me conduciría a la estación Victoria (según el tickete de  mi autobús ), la marcha de los seguidores en honor del cantante  de Memphis. Tenían en sus manos signos de su ídolo: "Elvis nunca morirá" o "Elvis para siempre", "Todavía vives en nuestros corazones" y cosas por el estilo.
Yo era un joven lleno de esperanza y pena, en ese momento. Iba a Londres a olvidar un amor no correspondido; o tal vez solo estaba buscando algo que aún no había encontrado.
En este momento, había abandonado los estudios de mi universidad, sin dinero, sin trabajo, sin amor. Solo como una piedra puede ser.
No había sido realmente muy aficionado a Elvis; seguramente mucho más de Jimmy Hendrix; Elvis era un mito demasiado controvertido a mis ojos; un gran cantante, por supuesto, no diría que no; pero a veces me sentí como si hubiera sido explotado por la industria estadounidense del éxito; ese tipo de negocio capaz de crear (y también destruir, si quisieran) cualquier tipo de mito, cualquier tipo de estrella; '¿ya sabes? Esa clase de víctima del sistema de estrellas como Marilyn Monroe o James Dean. 
Yo era bastante crítico del capitalismo en ese momento.
Pero yo tenía demasiados problemas por mi cuenta para criticar cualquiera cosa en ese momento.
Solo tenía una dirección en mi bolsillo, de un amigo  que había ido previamente a Londres y con quien estaba en contacto. A través de este amigo, me presentaron en un supermercado italiano, en King's Cross Road. 
Recientemente he estado allí. Donde estaba la tienda, ahora solo queda una insignia, cubierta de polvo, a la izquierda. Encontré buena ayuda allí. Un amigo del dueño, un buen tipo Marchegiani que vendía jamones italianos, queso y otra comida italiana especial, me encontró un trabajo en una fábrica de pizzas, en algún lugar de Farringdon Rd. 
Y George mismo, me refiero todavìa al tìo Marchegiani, me encontró un lugar para dormir: una habitación en Keystone Crescent, a la vuelta de la esquina de su tienda, donde me cobraron 5 libras por semana, mientras que en la fábrica mi primer salario eran buenas 40 libras semanales.
No era nada  mal para un principiante.
1. Continuará ...